La “PREVENZIONE” è una STORIA che CONTINUA…

Il gruppo di ricerca dell’Oncologia Medica dell’Università di Foggia e l’U.O. universitaria di Oncologia Medica e Terapia Biomolecolare del Policlinico di Foggia, coordinati dal Prof. Landriscina, sono risultati vincitori di un progetto di ricerca nell’ambito del Bando 5×1000 anno 2020 della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT). Il progetto dal titolo “Targeting metabolic dysregulation to by-pass immune escape in human colorectal carcinoma” è stato presentato e verrà svolto in stretta collaborazione con la Sezione Provinciale della LILT di Foggia presieduto dalla Professoressa Galante De Trino, nell’ambito di una integrazione tra Università, Policlinico e territorio finalizzata al potenziamento della prevenzione, dell’assistenza ai malati oncologici e della ricerca scientifica.
Lo studio parte dall’evidenza che un numero limitato di pazienti affetti da tumore del colon-retto può giovarsi dei trattamenti immunitari e si pone l’obiettivo di potenziare l’efficacia dell’immunoterapia in questa patologia. La strategia scelta dai ricercatori foggiani consisterà nello studio del metabolismo tumorale e dei processi di rimodellamento metabolico che permettono al tumore di crescere, metastatizzare e sfuggire all’azione delle terapie immunitarie. Il progetto avrà ricadute pratiche nella gestione dei pazienti oncologici perché permetterà di selezionare meglio i pazienti da trattare con l’immunoterapia e individuerà strategie per rendere più efficace l’immunoterapia nei pazienti poco responsivi.
Questa progetto si colloca nell’ampio panorama della ricerca scientifica oncologica nazionale ed internazionale che ha come obiettivo primario lo sviluppo di terapie personalizzate, caratterizzate da maggiore efficacia e minori effetti collaterali, in grado di prolungare la sopravvivenza dei pazienti e garantire una buona qualità di vita. Questo importante riconoscimento scientifico rappresenta un traguardo importante per la nostra Università e per il Policlinico nella prospettiva di migliorare la qualità dell’assistenza oncologica, il livello scientifico dei nostri ricercatori e di rafforzare l’integrazione con il territorio e le associazioni di volontariato.

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